Trovarsi alla cena di Natale con degli amici vegani e voler fare bella figura… avevamo pure trovato i cioccolatini senza uova, senza burro e senza latte, ne abbiamo parlato approfonditamente qui.
Tutto a posto, menu pronto, manca solo il dolce, un dolce natalizio.
Su internet e nei negozi si trovano molti dolci vegani per il Natale, ma sono soprattutto panettoni.
Noi volevamo un pandoro… introvabile.
Se avete dei suggerimenti su dove trovarli, lasciate un commento qui sotto.
Allora perché non farcelo da noi? Un pandoro vegano home made!
Ci viene in aiuto internet! Più precisamente il sito della Vallé.
Ci propone infatti una ricetta per un pandoro vegano.
Recuperiamo tutti gli ingredienti, ci facciamo mandare al volo uno stampo per pandori da Amazon, liberiamo il tavolo da cucina e siamo pronti per questa nuova esperienza.
Tutti dicono che il pandoro sia un dolce molto difficile da realizzare, decidiamo quindi di essere molto attenti e seguire scrupolosamente la ricetta originale.
E nulla, abbiama sgarrato già al primo step, del nostro pandoro vegano home made!
La ricetta dice di iniziare al mattino ma noi abbiamo iniziato di pomeriggio… ci eravamo ripromessi di essere ligi alle regole ma il tempo è davvero poco e non potevamo rimandare al giorno successivo.
Così partiamo con il primo dei tre impasti… sì tre!
Meno male che avevamo ordinato insieme allo stampo, anche la lecitina di soia, nei negozi in zona non ne abbiamo trovata.
Al termine un’ora di relax, per l’impasto e per noi.
Siamo allo step 2, ancora la situazione è sotto controllo, nuovo impasto.
E anche il nostro impasto, come da ricetta, risulta liscio e leggermente appiccicoso.
Seconda pausa di un’ora e secondo aperitivo per lenire l’attesa.
Proseguiamo, fino ad ora siamo riusciti ad interpretare bene la ricetta, il nostro risultato assomiglia abbastanza a quello delle foto del sito.
Finalmente possiamo mettere mano al nostro bellissimo stampo, fresco fresco di Amazon
e andare finalmente a cena, devono passare ora ben 6 ore.
Siamo arrivati alla vigilia di Natale, trascorse le indicate sei ore e questo è il risultato: una buona levitazione, all’apparenza un buon risultato.
anche in questo step siamo arrivati ad avere qualcosa che un po’ assomiglia alle foto della ricetta.
Non abbiamo ancora finito, il forno è caldo. Il termometro indicaca 180° C, il conto alla rovescia per i primi 10 minuti di cottura è impostato… via… si inforna.
Secondo step: 20 minuti a 160° C
Terzo step 25 minuti a 150° C
Pronti per sfornare… lasciare raffreddare un’ora e poi rovesciare e scoprire di che morte dovremo morire.
Ok, ci siamo?
Cospargiamo pure il pandoro con lo succhero a velo
Ed eccoci con il risultato!
Un po’ palliduccio, forse una punta di cucchiaino di curcuma avrebbe aiutato a dare una colorazione più giallognola… ci abbiamo pensato solo una volta in forno.
Anche se un po’ tozzo, è alto circa 2/3 di un pandoro normale, della forma non ci possamo lamentare.
D’altra parte stiamo parlando del nostro primo esperimento.
È il momento di tagliare la prima fetta ed assaggiarlo, prima del giudizio degli ospiti, che sarà più spietato dei giudici di Bake Off Italia.
L’apparenza inganna, nonostante il discreto aspetto esteriore che, a dir la verità, non rende in foto, il sapore non è il massimo, neppure la consistenza.
Il vero pandoro è più secco rispetto a questo, la consistenza, vagamente, assomiglia a quella del pane fatto con la bread machine, e il sapore… ha un retrogusto di lievito.
Potremmo gettarlo oppure tentare di sottoporlo ai nostri, spietati, ospiti, sperando di non avvelenarli la vigilia di natale.
Ed ecco il giudizio:
preparazione:
Difficoltà ✭
Chiarezza nella ricetta ✭✭
Reperibilità ingredienti ✭✭✭✭✭
Tempo di preparazione ✭✭✭✭
aspetto e sapore:
Aspetto esteriore ✭✭✭✭✭
Colore ✭✭✭✭
Consistenza ✭✭✭
Sapore ✭
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