Alla gettonatissima domanda: “Qual è il tuo piatto preferito?” la risposta più frequente è :”La Pizza!”;
E se chiedessimo in giro per il mondo un qualcosa di simbolico che identifichi l’Italia, la risposta è quasi sempre: “PIZZA!”.
C’è chi la mangia tutti i giorni, chi la preferisce anche a pranzo, chi aspetta il sabato sera per gustarla con gli amici e chi può concedersela solo una volta a settimana; la pizza è sempre un’ottima scusante per riunirsi, raccontarsi, socializzare e trascorrere del tempo in allegria.
Se vi dicessi che a Venezia è approdato un concept totalmente innovativo di Pizza, non sareste curiosi di sperimentarla?
Bella&Brava reinventa uno dei prodotti più rinomati della tradizione culinaria italiana, esaltandone le caratteristiche e rendendola fruibile a tutti.
L’idea alla base è quella di garantire la qualità delle materie prime ed il rispetto della sostenibilità ambientale.
La pizza Bella&Brava attraversa un processo di lievitazione lento, a cui segue una conservazione ad una temperatura di -18°, per poter mantenere inalterate le proprietà degli ingredienti utilizzati, inoltre la cottura avviene nel forno elettrico per evitare la contaminazione con sostanze nocive derivanti dalla combustione della legna; per osservare i parametri di sostenibilità, nello store sono presenti: piatti, bicchieri, tovaglioli e shopper 100% biodegradabili e l’incarto della Pizza è realizzato con le alghe in eccesso nella laguna di Venezia.
Bella&Brava è presente, per ora, solo a Venezia e, la particolarità del brand sta nel voler identificare ogni store in maniera unica, esaltandone anche il lato culturale, realizzando un logo ad hoc che richiami un simbolo architettonico/culturale della città in cui il punto vendita è presente, ed ideando una tipologia di Pizza creata con gli ingredienti tipici della Città.
Un altro dei punti cardine su cui Bella&Brava vuole far leva è il concetto del Take Away: ciascuna Pizza è servita in meno di 5 minuti dopo l’ordinazione e si presenta già divisa in otto fette, perfettamente tagliate così da agevolare la consumazione.
Sono 6 i diversi tipi di pizza offerti:
• Marinara: pomodoro, origano, olio d’oliva all’aglio;
• Margherita: pomodoro, mozzarella di bufala, basilico fresco;
• Vegetariana: pomodoro, melanzane, zucchine, peperoni, fettine di soia;
• Capricciosa: pomodoro, carciofini, olive nere, capperi, funghi, fettine di soia;
• Tonno e Cipolle: pomodoro, tonno, cipolla rossa, olive verdi, fettine di soia;
• Venexiana: pomodoro, polpa di granchio, rucola fresca, olio di oliva al limone, pepe verde.
• Margherita: pomodoro, mozzarella di bufala, basilico fresco;
• Vegetariana: pomodoro, melanzane, zucchine, peperoni, fettine di soia;
• Capricciosa: pomodoro, carciofini, olive nere, capperi, funghi, fettine di soia;
• Tonno e Cipolle: pomodoro, tonno, cipolla rossa, olive verdi, fettine di soia;
• Venexiana: pomodoro, polpa di granchio, rucola fresca, olio di oliva al limone, pepe verde.
Come si evince dagli ingredienti, alcune delle pizze presenti nel menù sono adatte a persone che seguono un regime dietetico specifico (dieta vegana, vegetariana e priva di lattosio).
L’idea che ogni store abbia un logo diverso che identifichi la città in cui è presente la trovo grandiosa, così come lo è l’inserimento nel menù di una pizza creata con gli ingredienti tipici del posto!
Cibo salutare e sostenibilità ambientale sono davvero un ottimo connubio!
Spero che anche la mia città venga “contagiata” da questa nuova realtà gastronomica.
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